Gestionale medico: come rispondere alle nuove sfide
Poter accogliere nuovamente i pazienti in struttura rispettando le norme igienico sanitarie significa, innanzitutto, ripensare i processi di accoglienza tradizionali. Gli strumenti gestionali che la tecnologia mette a disposizione di ogni poliambulatorio e studio medico sono molteplici.
I professionisti e il loro staff possono sfruttare un software dedicato alla gestione dei pazienti, così da favorire il rispetto delle norme sul distanziamento sociale. Inoltre, software gestionali di nuova concezione come JMed e JGuest, possono anche contare su inedite funzionalità, come illustrare le misure di sicurezza e alleggerire il carico di lavoro che grava sulla segreteria nella gestione dei pazienti, ad esempio raccogliendo in maniera semplice e automatizzata le autocertificazioni compilate dagli stessi e necessarie per l’accesso alla struttura.
L’obiettivo è semplice: ridurre quanto più possibile il tempo di permanenza dei pazienti all’interno delle strutture sanitarie ed evitare, attraverso percorsi organizzati e studiati, inutili affollamenti.
Gestione pazienti nel poliambulatorio: nuovi modelli digitali
Il nuovo favore di cui, in questo momento, gode la cultura digitale permetterebbe alla sanità pubblica e privata di poter contare su modelli innovativi, intuitivi e interamente online, i quali permettono di semplificare e snellire l’intero processo di gestione dei clienti e il lavoro di segreteria.
In particolare, attraverso l’utilizzo di software gestionali, un poliambulatorio può alleggerire le attività di prenotazione, di accettazione amministrativa delle prestazioni (nonché del pagamento delle stesse) oltre che permettere il ritiro dei referti direttamente online, eliminando non solo la necessità di ricorrere al cartaceo ma anche la presenza fisica in struttura.
Puntando sulla gestione digitale il poliambulatorio può semplificare l’accessibilità agli stessi pazienti. Questi ultimi possono effettuare il download di un’applicazione sul loro smartphone; oppure eseguire l’accesso ai servizi tramite un pratico Codice QR (per saperne di più sul funzionamento del QR Code, leggi questo articolo). Poliambulatori e centri medici possono inoltre installare “totem digitali”, per consentire l’accesso in maniera veloce e autonoma.
Infine, è possibile sfruttare soluzioni che si servono della firma grafometrica (di cui abbiamo già parlato qui) e utilizzare sistemi ad hoc che permettano ai pazienti di prenotare agevolmente il loro posto in lista d’attesa nel caso in cui debbano effettuare operazioni di accettazione e pagamento presso le strutture. In questo modo si riduce il tempo di permanenza degli stessi, limitando al contempo l’afflusso in caso di superamento della capacità massima consentita.
I rischi e le sfide dell’innovazione digitale
Le piattaforme dedicate alle attività di accoglienza online – dalla prenotazione al ritiro dei referti – rappresentano ormai uno strumento imprescindibile per affrontare questa seconda fase dell’emergenza, perché garantirebbero non solo una riduzione degli accessi nelle strutture (e quindi un minore affollamento), ma anche un alleggerimento del lavoro amministrativo e di segreteria, grazie all’ottimizzazione dei processi connessi a tali incombenze.
Per far sì che i progetti di digitalizzazione dell’accoglienza siano coronati da successo la sola tecnologia non è sufficiente. Risulta necessaria una progettualità più ampia, in grado di includere interventi sia organizzativi che sui processi:
- un’analisi approfondita dei processi attuali e la definizione dei nuovi, questi ultimi supportati da soluzioni digitali;
- la definizione dei requisiti organizzativi e tecnologici del nuovo servizio;
- la definizione dell’architettura complessiva del servizio;
- una ricognizione di mercato per la scelta delle soluzioni tecnologiche che meglio rispondono ai requisiti individuati;
- l’empowerment dei pazienti affinché siano capaci e consapevoli nell’utilizzo delle nuove tecnologie.
Seguendo l’elenco precedente, andranno anzitutto individuati dei criteri di priorità attraverso cui riprendere le attività, in funzione dei parametri clinico-sanitari dei pazienti e delle effettive condizioni operative aziendali, come la disponibilità di personale, di attrezzatura sanitarie e di dispositivi medici.
Andranno identificati, poi, quei servizi che sarà necessario offrire in maniera tradizionale e quelli che, al contrario, potranno essere messi a disposizione in modo alternativo: sul territorio, a domicilio del paziente o incentivando il più possibile il ricorso agli strumenti di telemedicina (di questo argomento abbiamo parlato in questo articolo).
Infine, si dovranno identificare i principali cambiamenti da apportare alle procedure operative in corso legate, ad esempio, alla gestione della privacy dei pazienti, alla gestione e protezione dei materiali sensibili, all’utilizzo di supporti digitali, all’utilizzo di software gestionali, alle eventuali deroghe alle normative.
Soluzioni semplici e intuitive per la gestione del centro medico: JMed e JGuest
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