Sanità digitale, le novità e le sfide che ci aspettano nel 2019
Il comparto della sanità privata e l’evoluzione della sua gestione nel digitale presenteranno nel nuovo anno delle sfide decisive agli operatori del settore. Che siano di carattere fiscale o di salvaguardia dei dati, le novità della sanità digitale imporrano agli operatori sanitari scelte importanti nell’amministrazione e nella gestione delle loro attività. Lo scenario è sicuramente in divenire e nel nuovo anno sarà necessario un ripensamento dei processi aziendali e delle modalità con cui i pazienti e i loro dati sono gestiti.
Fatturazione elettronica
Dopo l’ultimo provvedimento del Garante della Privacy, l’Agenzia delle entrate è stato costretta a fare chiarezza sul tema della fatturazione elettronica per gli operatori sanitari che per tutto il 2019 non dovranno emettere fattura elettronica per tutte le prestazioni sanitarie da inviare al Sistema Tessera Sanitaria.
Le strutture sanitarie dovranno comunque mettersi in regola con la fatturazione elettronica per tutte le prestazioni fatturate ad enti e aziende, associazioni e persone giuridiche. Per saperne di più approfondisci il tema della fatturazione elettronica nel nostro articolo dedicato.
GDPR
Oltre l’incombente obbligo della fatturazione elettronica, è sempre più attuale la questione GDPR di cui abbiamo già parlato nei precedenti articoli (link). La maggior parte delle realtà operanti nella sanità, sia pubblica che privata, sono in notevole ritardo rispetto alla direttiva europea sulla privacy, in particolare in materia di portabilità del dato. Sembrerebbe che anche nei primi mesi del 2019 i pazienti faranno molta fatica ad esercitare il proprio diritto alla portabilità dei dati in formato digitale, in quanto non conservati in formati interoperabili dalle strutture sanitarie. Attualmente molti database sanitari regionali e locali ospitano ancora documenti di raccolta dati in formato PDF, ben poco utilizzabili per il data mining. Invece, regioni con implementazione di database più recenti utilizzano formati di salvataggio dati interoperabili, che permettono l’analisi, l’estrazione e il trasferimento dei dati in modo facile e veloce. Per ora la definizione di un unico standard di raccolta dati dei pazienti per tutti gli operatori sanitari italiani resta ancora un processo lungo e difficoltoso.
Cybersecurity e Big Data
Il comparto sanitario sta sperimentando sempre più frequentemente sofisticati attacchi mirati alla sottrazione fraudolenta dei dati degli assistiti. Tutti i dati dei pazienti che possono essere raccolti o generati da operatori sanitari, le loro cartelle cliniche, i dati delle loro carte di pagamento e le informazioni di identificazione personale (ad esempio, numeri di previdenza sociale/assicurazione nazionale), diventano l’oggetto prediletto di attacchi malware che sottraggono i dati e richiedono un riscatto per la restituzione. A tal proposito, ricordiamo che il nuovo regolamento privacy impone ai titolari del trattamento la notifica di tutti i casi di Data Breach e impone regole molto più severe che impongono procedure e strumenti affidabili per evitare che ciò si verifichi.
Per tutelarsi da queste attività consigliamo di affidarsi a fornitori che rispettino gli standand ISO 27001, offrano sistemi di back-up costanti, utilizzino database crittografati, oltre alla gestione log e alla profilazione degli utenti, con indicazione dell’indirizzo IP, del browser e di tutti i dati relativi alle richieste effettuate.